Luoghi della Calabria

Calabria e dintorni

Capo Vaticano
Tropea
Nicotera
Scilla

Tropea

Pittoresca cittadina, fu denominata Porto Ercole, in quanto, secondo la leggenda la fondò Ercole. Il suo nome attuale compare per la prima volta nel V secolo dopo Cristo e nei secoli successivi, venne citata, più volte, come la terra che subì ripetuti attacchi dai Saraceni.
Da visitare: La chiesa di Santa Maria dell´Isola situata su una rupe direttamente sulla spiaggia da dove si inerpica una stradina che conduce fin dentro la chiesa, dietro la chiesa un curato giardino con sentieri che conducono a terrazzi posti a picco sul mare, luogo romantico.

Pizzo

Centro peschereccio e balneare situato a picco sul mare in pittoresca posizione lungo la costa del golfo di S. Eufemia. Sorta nell´alto medioevo secondo alcune fonti sul sito dell´antica Napitum, con il Castello di Gioacchino Murat, è rinomata per i gelati artigianali ed anche per gli spaghetti al nero di seppia serviti nei numerosi ristoranti.
Da visitare: Collegiata di S.Giorgio, la chiesa si presenta con prospetto barocco e nell´interno conserva tra l´altro un Crocifisso seicentesco in legno, alcune statue del XVI sec. in particolare la Madonna col Bambino e S. Caterina della cerchia del Gagini e un S. Giovanni Battista attribuito a Pietro Bernini.

Capo Vaticano

Il roccioso promontorio di Capo Vaticano si trova nel comune di Ricadi (VV) a sud-ovest da Vibo Valentia, vicino a Tropea, nota località turistica nel Tirreno. E´ situato a 284 metri sul versante occidentale del monte Poro, formando lo spartiacque naturale tra i golfi di Gioia Tauro e di Sant’Eufemia. Una leggenda vuole che nell´antichità vi fosse un oracolo che sostava sul promontorio al quale i naviganti del luogo si rivolgevano prima di affrontare il mare, visitandolo nella grotta dove dimorava, che si trova sotto lo scoglio che prese il suo nome: Mantineo (in greco manteuo) che vuol dire “comunicare la volontà divina”.

Il Capo ancora oggi si presenta come una località ancora incontaminata che vanta straordinarie bellezze: strapiombi con panorami mozzafiato, possenti rocce scolpite dal vento e dal mare, isolate spiaggette con tante piccole baie (alcune raggiungibili solo dal mare o attraverso impervi sentieri), il tutto circondato oltre che dal cielo e dal mare limpido, anche da una flora e fauna mediterranea ricca ed incontaminata, che in primavera diventa un immenso giardino fiorito dai mille colori e dai mille profumi. Il mare che circonda il Capo Vaticano è il luogo ideale per le immersioni subacquee, dove si possono scoprire i ricchi fondali abitati dalla popolazione ittica più numerosa e variegata d´Italia, tutto grazie ad un gioco di correnti provenienti dai due golfi di Sant´Eufemia da nord e di Gioia Tauro da sud.

Scilla

Il suo nome, secondo la leggenda ricordata nell’Odissea, deriva dalla mitica ninfa divenuta un mostro per opera della maga Circe, che divorava i naviganti dopo averli fatti naufragare. Il lido è oggi un centro balneare attrezzato turisticamente.

Santa Maria di Ricadi

Santa Maria di Ricadi piccolo borgo turistico e peschereccio a cento metri dal mare in una delle più rinomate località di Capo Vaticano, è conosciuta soprattutto per la sua bellissima spiaggia e per la possibilità di assaporare il pesce fresco nei ristoranti sparsi lungo la baia, appena pescato dai pescatori locali.
Da visitare: I paesaggi bellissimi e panorami d´altri tempi si affacciano all´orizzonte. Chiesetta dedicata a S. Maria di Loreto (in onore di tale Madonna il lunedì dopo Pasqua si celebrano solo funzioni religiose, mentre il 15 agosto si svolgono dei festeggiamenti che prevedono anche una processione a mare).

Ricadi

Secondo la leggenda Ercole fondò sul mare, a poca distanza dell´attuale abitato, Forum Herculis, oggi Formicoli. La storia però afferma che Ricadi abbia avuto origine in epoca Bizantina e fu casale dell´Università di Tropea. Nel 1808 con Regio assenso promulgato da Giuseppe Napoleone, fu istituito Comune ed ebbe il primo sindaco. Fra le sue frazioni (Santa Domenica, Ciaramiti, San Nicolò, Brivadi e Orsigliadi) compariva anche Brattirò che fu, in seguito assegnata al comune di Drapia.
Da visitare:
Si può visitare a Brivadi la torre Marrana ormai ridotta ad un semplice giro murario. Essa riceveva i segnali della vicina torre Ruffa e li trasmetteva alle altri torri disposte lungo la costa per farli arrivare infine al Castello di Monteleone, oggi Vibo Valentia.

Nicotera

Un’antica tradizione fa risalire le sue origini alla magno-greca Medma (attuale Rosarno) dalla quale gli abitanti si spostarono nell´attuale sito per sfuggire all’attaco dei Saraceni, creando una nuova residenza, fortificata da Roberto il Guiscardo. La cittadina esisteva con l’attuale nome sin dai primi secoli dopo Cristo, tanto è che il termine “Nicotera” si riscontra nell´itinerario di Antonio Pio. Appartenne ai Ruffo, che vi costruirono il castello, ai Marzano e alla famiglia Di Gennaro. Il suo porto e le difese furono potenziati da Ruggiero di Lauria. Particolarmente interessante è la zona che va dalla marina alla foce del Mesima dove sono stati rinvenuti reperti archeologici di particolare rilievo e valore.
Da visitare: Nicotera è il centro più importante tra quelli situati nel comprensorio con le sue tradizioni storiche e culturali. Vi sono due musei allestiti con passione e competenza: quello diocesano di Arte Sacra e quello Archeologico che abbraccia tutto il periodo greco-romano. Molti reperti vanno dal periodo del paleolitico inferiore al Rinascimento.